Tenkoku, il rosso sigillo dell'arte
di Massimo José Monaco


tenkoku

Generalmente non firmo i miei quadri sul davanti ma sul retro.
Sul davanti ho scelto di segnarmi utilizzando l’impronta di un sigillo rosso da me realizzato su pietra. Per fare ciò, ho preso ispirazione dalla cultura sino-giapponese, elaborando un marchio identificante unico.
Non c’è alcuna causalità nel segno rosso sopra riprodotto.
Esso rappresenta il mio nome, “Monaco”, ricostruito secondo un preciso principio che mi ha permesso di rielaborare l’intero alfabeto con risultati in prospettiva interessanti. In pratica ho studiato e inventato un nuovo alfabeto scrivibile, leggibile ma non dicibile e cioè non fonetico.
L’uso di questo sigillo è codificato nella storia della cultura sino-giapponese, è queste sono alcune annotazioni che ne spiegano la funzione.

Tradizionalmente, nelle opere d’arte giapponesi e cinesi appaiono inclusi nell’opera alcuni marchi di varie forme e di colore rosso.
Sono firme, emblemi identificativi dell’artista, motti o anche brevi poesie.
L’artista provvede a incidere su pietra o legno più sigilli di varie forme e dimensioni, con il proprio nome o pseudonimo e li usa secondo i casi per identificazione o esprimere pensieri e particolari atmosfere.
L’artista può apporre più sigilli sulla stessa opera, raggruppandoli in varie posizioni, attorno alla firma oppure disgiunti in modo incidere sugli equilibri complessivi.
Nella realizzazione di questi sigilli, lo stile calligrafico generalmente utilizzato si chiama Tensho, o "scrittura del sigillo", uno stile particolare e molto antico, che oggi trova applicazione e la sua quasi esclusiva funzione nei sigilli.
L’arte dell’incisione di questi sigilli, in giapponese si chiama Tenkoku e la sua presenza è parte integrante e valorizzante dell’opera di un artista. Il Tenkoku è determinante per l’equilibrio della composizione e se non adeguatamente costruito e posizionato, diventa un elemento di disturbo compromettendo l'armonia dell'opera.
Il Tenkoku è a sua volta un’opera d’arte, tant’è che alcuni artisti creano opere esclusivamente con questi sigilli la cui grandezza può variare dalla miniatura a misure anche notevoli.
I Tenkoku sono di due tipi: Shu-bun e sono incisi in positivo (cioè in rilievo) e hanno i segni rossi, oppure Haka-bun e sono incisi in negativo (cioè in incavo) e hanno i segni bianchi.

I sigilli, dalle loro origini, svolgono diverse funzioni ufficiali e private, tanto da avere in Giappone il valore di una firma legale, ma ognuno di essi, in base alla propria forma, contiene anche un valore estetico.
Le funzioni utilitaristico-comunicative dei sigilli possono essere così suddivise:
- indicare il nome dell'autore o del proprietario (sigilli personali e legali);
- esprimere frasi o caratteri propiziatori o protettivi;
- comunicare contenuti edificanti o sentimenti mediante citazioni a testi poetici o religiosi.

Accanto ai sigilli recanti caratteri di scrittura vi sono quelli figurati (soprattutto animali), che hanno generalmente le funzioni di mettere in evidenza gli emblemi dell'autore, proteggere dagli influssi negativi o suscitare buoni auspici.